Salvo il finanziamento da 533mila per il progetto dell’idroscalo a Santa Maria al Bagno (Nardò) per collegamenti con Grecia e Albania. Nell’udienza di mercoledì scorso davanti al Tar di Lecce il ricorrente professore Pierluigi Congedo ha rinunciato alla richiesta di sospensione dei provvedimenti che autorizzano il progetto presso la marina neretina. Il professore si oppone al progetto sia come presidente del “Comitato di Santa Maria al Bagno a difesa della marina e del Giardino della Memoria” sia quale proprietario di un’abitazione che sorge proprio nelle vicinanze dell’area del previsto idroscalo. L’eventuale sospensiva da parte del Tar avrebbe portato alla irreparabile perdita del finanziamento, visto che l’opera è da realizzarsi entro il prossimo 15 maggio. L’importo di 533mila euro a fondo perduto nasce nell’ambito del programma europeo Interreg Grecia/Italia 2014/2020 ottenuto nel 2020 dal Comune di Nardò per l’installazione di una idrosuperficie con mini terminal a Santa Maria al Bagno. Il progetto dell’opera pubblica, redatto dall’ingegner Antonio Vaglio, ha superato pure le valutazioni della conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri da parte delle autorità competenti, compreso quello della Soprintendenza. Ma sul territorio restano ancora i malumori e nuove iniziative sono annunciate per fermare il progetto dell’idroscalo voluto dal sindaco di Nardò, Giuseppe Mellone.


















