Promosso e sottoscritto da personalità della società civile, questo Appello intende essere
una sollecitazione alle Istituzioni locali affinché portino a termine e concretizzino
il Protocollo d’intesa “Terra d’Otranto: dalle radici il futuro” – varato dai sindaci di Brindisi, Lecce e Taranto, dai rispettivi presidenti di Provincia e dal rettore dell’UniSalento – completando l’elaborazione del previsto Masterplan, che deve indicare
le linee programmatiche per lo sviluppo comune del Salento.

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Chi desidera aderire all’Appello può comunicarlo a redazione@ilgrandesalento.it
indicando nome, cognome e professione.
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 Il Grande Salento da sogno di alcuni a realtà costruita da una comunità storicamente fondata, quella delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, che vuole affrontare con rinnovata energia le sfide che le accelerazioni della modernità e i processi di globalizzazione impongono all’interno del vigente assetto istituzionale.

Le iniziative sinergiche di sviluppo possono trovare spazio operativo e compimento dentro percorsi federativi tra i territori, con il superamento della asfittica dimensione municipalistica, e il coinvolgimento degli Enti locali.

La pianificazione del futuro ambientale e paesaggistico, come il post-Xylella e altre emergenze impongono; la rigenerazione agro-ecologica e la tutela del patrimonio rurale; lo sviluppo delle infrastrutture digitali e materiali (Internet e sistema trasportistico); il turismo sostenibile e di qualità; la formazione, l’istruzione, la cultura, ecc., sono temi strategici che riguardano l’intera Penisola salentina e possono essere affrontati solo dentro una prospettiva di unità che guardi alla configurazione di un Grande Salento come “Città policentrica jonico-salentina”, così come configurata, già negli anni Ottanta, dall’urbanista Giulio Redaelli.

In particolare, l’immensa devastazione provocata dalla Xylella richiede risposte immediate per la rinascita identitaria, ora gravemente compromessa, del territorio salentino. La qualcosa è possibile a patto che si operi attraverso una linea di ricostruzione costituzionalmente incardinata nella Regione Puglia, che a sua volta potrà chiamare in causa, per le relative competenze e/o la richiesta di sostegni, l’Università del Salento, il Governo nazionale, la Commissione europea e i mondi associativi.

Sempre più frequentemente, autorevoli voci si son levate sui media locali per invocare iniziative unitarie, pur se variamente denominate (aree metropolitane, città policentriche, città intelligenti, ecc.) ma con il denominatore comune della necessità di una sintesi programmatica su un più vasto territorio.

Ogni volta, però, pur nelle inevitabili sfumature di pensiero e di opinioni, gli interventi hanno dato l’impressione di riportare il discorso alla prima casella, quella delle buone intenzioni, senza mai che queste – come in un interminabile gioco dell’oca – possano trovare soluzioni concrete e giungere a conclusione.

Si sollecitano iniziative dal basso, si invitano Istituzioni, rappresentanti politici, esponenti del mondo economico, sindacale e società civile a intraprendere azioni unitarie, ma ripartendo sempre daccapo sul come, quando e con chi procedere.

Molto tempo è andato perso in questo stanchevole meccanismo al rinvio che potrebbe essere spezzato, una volta per tutte, valorizzando, nella concretezza delle decisioni, l’unico percorso istituzionale al momento in essere: quello avviato dal Protocollo d’intesa
Terra d’Otranto: dalle radici il futuro“, sottoscritto, all’inizio dello scorso anno, dai sindaci di Brindisi, Lecce e Taranto, dai presidenti delle tre Province e dal rettore dell’Università del Salento.

L’obiettivo del “tavolo interistituzionale”, previsto dal Protocollo e insediato presso UniSalento, è quello di mettere a punto, con l’ascolto delle parti sociali, un Masterplan programmatico sullo sviluppo unitario del territorio, indicando le direttrici della pianificazione e della progettazione della crescita comune.

L’orizzonte tracciato è incardinato in un’idea-forza federalista che pensa al territorio salentino come a una «grande area metropolitana al centro del Mediterraneo», secondo la moderna visione che individua nella “rete delle città intelligenti” la dimensione ottimale e necessaria per rispondere alle sfide della modernità e alle emergenze ambientali del territorio. Una dimensione strategica decisiva anche per poter affrontare impegni concreti e attuali, come il Pnrr, o per gestire unitariamente grandi eventi alle porte che porteranno il Salento alla ribalta mondiale, come la Biennale del Mediterraneo e i Giochi del Mediterraneo che si terranno a Taranto, ecc.

Dal momento che la definizione del Masterplan rappresenta l’unico strumento reale per dare concretezza istituzionale ad una visione convergente e organica dello sviluppo del Salento per i prossimi trent’anni,

AVVERTIAMO il dovere, per amore della nostra Terra e il futuro delle nuove generazioni, di rivolgere, un appello al Rettore di UniSalento che, nella sua qualità di coordinatore del “tavolo interistituzionale”, ha la responsabilità di assumere – assieme ai sindaci di Brindisi, Lecce e Taranto, ai presidenti delle tre Province e alle parti sociali che andranno ascoltate – ogni tempestiva iniziativa che porti in tempi brevi alla definizione del Masterplan come Progetto comune di crescita di un territorio che vuole presentarsi con una voce unitaria nei confronti della Regione, dell’Italia e dell’Europa.

On. Giacinto URSO
Nazario ADESSO, medico
Giorgio AGUGLIA, avvocato
Matteo ALBANO, fumettista
Jorge José AMATO, pensionato
Luciano ANCORA, avvocato
Viola ANGIULI LA GIOIA, pensionata
Pierangelo ARGENTIERI, imprenditore
Mirko ARNONE, grafico
Paul R. ARTHUR, medievalista
Giovanna ASTORE, assistente sociale
Enrico ASTUTO, notaio
Carlo Alberto AUGIERI, critico letterario
Francesco BAILARDI, dirigente medico
Roberto BELLACICCO, medico
Giuseppe BERGAMASCO, metalmeccanico
Rosaria BIANCO, giornalista
Antonio BIASCO, dirigente psicologo
Luigi BISANTI, medico
Daniela BOTTAZZO, avvocato
Tonino BRUNO, architetto
Rosa BRUNI, casalinga
Fabio CAFFIO, ammiraglio
Luigina CAMPA, psicologa
Antonio CAPOCCIA, avvocato
Giovanni CAPOCCIA, medico
Angelo CARRIERI, preside
Maria Grazia CARONE, insegnante
Francesco CATALUCCI, medico
Franco CAVALLO, pensionato
Pierpaolo CINGOLANI, editore
Gianfranco CONESE, biologo
Antonio COSTA, professore universitario
Simona COSTA, bancaria
Antonio COSTANTINI, architetto
Ornella CUCCI, docente di Economia
Francesco D’ANDRIA, archeologo
Beppe D’ERCOLE, pensionato
Mary D’ERRICO, imprenditrice turistica
Gabriele DE BLASI, bibliotecario
Giovanni DE IACO, avvocato
Pierpaolo DE GIORGI, musicista
Eduardo DE MATTEIS, fotografo
Franco Claudio DE MATTEIS, consulente servizi tecnologici
Lino DE MATTEIS, giornalista
Maria Luce DE MATTEIS, insegnante
Pietro DE MITRI, Forze Armate
Anna Maria DE PADOVA, avvocato
Gregorio DE PASCALIS, insegnante
Ninì DE PREZZO, sindacalista
Walter DE SANTIS, guida turistica
Alessandro DE STEFANO, medico
Rino DELL’ANNA, insegnante
Claudio DELL’ANTOGLIETTA, avvocato
Bianca Maria DELL’ERBA, docente
Sergio DIMITRI, pensionato
Michele DODDE, generale dell’Esercito in pensione
Elisa ELIA, bancaria
Rosario FAGGIANO, giornalista
Silvia FAMULARO, giornalista
Marcello FAVALE, giornalista
Antonio FEBBRARO, religioso
Guido Maria FERILLI, compositore-paroliere
Massimo FERRARESE, imprenditore
Francesco FISTETTI, storico della Filosofia
Patricia FLAMET, insegnante-guida turistica
Carlo G. FRANCO, architetto
Adelmo GAETANI, giornalista
Eleonora GAETANI, avvocato
Rino GIANGRANDE, sindacalista
Anna GIANNINI, docente
Michele GIANNOTTA, direttore editoriale
Vincenza GIANNUZZI, insegnante
Maurizio GUAGNANO, imprenditore
Angelo GUIDO, medico
Zuzana HEJTMANKOVA, insegnante
Antonio IMPERIALE, giornalista
Laura INGROSSO, grafica
Stefano LARGO, ingegnere
Tonino LARGO, insegnante
Ugo LATROFA, bancario
Ennio LECCISO, docente
Giovanni LIBARDO, ufficiale MM in quiescenza
Leonardo LICCHELLI, funzionario ASL
Fabrizio LICCHETTA, avvocato
Francesco LONGO, architetto
Giuseppe LUPARELLI, geologo
Rosanna MACI, dirigente scolastico
Antonio MAGGIULLI, operaio
Luigi MAIORANO, docente
Biagio MALORGIO, sindacalista
Stefania MANDURINO, imprenditrice
Cosimo MANGIA, dirigente P.A.
Giorgio MANTOVANO, commercialista
Fabiola MARGARI, avvocato
Mario Filippo A. MASSA, medico
Fortunato MAURO, pensionato
Mimino MONTAGNA, medico
Chiara MONTEFRANCESCO, imprenditrice
Salvatore MONTEFUSCO, ingegnere
Antonio MONTINARO, neurochirurgo
Remigio MORELLI, insegnante
Fernando MOSCARA, pensionato
Giuseppe MUSARÒ, insegnante
Anna Rita NATALI, docente
Isabella O. BERNARDINI D’ARNESANO, docente
Daniela PAGANO, business & executive coach
Rocco PALESE, medico
Bernardetta PENNETTA, insegnante
Gianfranco PERRI, ingegnere
Angelo Maria PERRINO, giornalista
Maria Luisa PERSICO, insegnante
Renato PICCINNO, docente
Michele PINTAUDI, pensionato
Mario PORTACCIO, dirigente scolastico
Maurizio PORTALURI, medico
Pier Luigi PORTALURI, professore universitario
Sondra PRANZO, avvocato
Antonio S. PRESO, funzionario P.A.
Alfredo PRETE, imprenditore
Damiano PRONTERA, assicuratore
Piergiorgio PROVENZANO, avvocato
Liljana QAFA, impiegata
Aldo QUARTA, giornalista
Aldo RECCHIA, giornalista
Claudio RIZZO, pensionato
Gabriella ROMANO, insegnante
Anna Caterina RUSSO, responsabile risorse umane
Daniele SANCES, medico
Alberto SANSONETTI, avvocato
Antonio SCANDONE, docente
Giovanni SECLÌ, insegnante
Marcello SECLÌ, insegnante
Luigino SERGIO, esperto enti locali
Nicola SERRATÌ, docente
Vincenzo SPECCHIA, segretario comunale
Carlo SOZZO, chef
Gregorio STANO, imprenditore
Carlo STASI, poeta-narratore
Gianni STASI, giuslavorista
Oronzo STICCHI, imprenditore
Norina STINCONE, assistente sociale
Sergio SUPPRESSA, architetto
Antonio TANZA, avvocato
Giuseppe TARANTINO, funzionario
Silverio TOMEO, insegnante
Salvatore TRAMACERE, direttore artistico
Vincenzo TROBIA, broker assicurativo
Danilo URSO, cercatore
Massimo VAGLIO, agrotecnico
Dino VALENTE, giornalista
Daniela VANTAGGIATO, docente
Gabriele VERDERAMO, agronomo
Felice VERGINE, pensionato
Giuseppe VETERE, editore
Gabriella VINSPER, operatrice culturale
Rosanna VINSPER, insegnante
Marina VISCIOLA, docente
Heidi VON ROSEN, pensionata
Edoardo WINSPEARE, regista
Annalisa ZIZZA, operatrice socio sanitaria

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