Stefania CAROFALO

Sandro Chia. I due pittori. Opere su carta 1989-2017 è il titolo della IX mostra temporanea, a cura di Lorenzo Madaro, che si potrà ammirare sino al 15 giugno 2025 nelle sale della Fondazione Biscozzi|Rimbaud.

Cento sono i disegni protagonisti della mostra, tutti della collezione dello storico gallerista modenese, Emilio Mazzoli, e sono disposti su tre file lungo tutte le pareti delle tre sale al pian terreno della Fondazione, generando quasi un girotondo di immagini e colori al cui centro c’è il visitatore. E’ un piacevole abbraccio che, allo stesso tempo, si trasforma in un vortice in cui le figure sembrano toccarsi con riferimenti simili in ogni sala quasi a riconoscere i soggetti.

Nei disegni di Sandro Chia la figura umana, spesso possente, appare stilizzata e talvolta delimitata da un linea esterna che esalta la sagoma. Sui fogli spiccano gli studi preparatori di tanti volti scorti da appena tre quarti, giusto quel tanto da tracciare con una linea continua il sopracciglio e il naso che creano un vivace effetto perché abbozzati con più colori.

Emerge, dai disegni, il movimento delle figure ritratte singole o in coppia, nell’atto di camminare, in posa o in atteggiamento amoroso le cui espressioni sono spesso assorte.

I disegni sono realizzati a matita, a corboncino e a penna, mentre i colori sono prevalentemente acquerelli e inchiostri che appaiono utilizzati puri sulla carta e, in alcuni casi, sono sovrapposti in modo tale da sembrare miscelati.

Le opere esposte non rispettano l’ordine cronologico e sono tutte prive di titolo, sembrano i bozzetti, importanti al fine di capire il modus operandi, raramente esposti perché solitamente custoditi nell’archivio del pittore.

Nella scelta dei modelli da ritrarre, oltre a quelli viventi, spesso l’artista fa riferimento ai libri d’arte, che considera amici e complici.

Il toscano Chia, classe1946, è un artista poliedrico che si esprime prevalentemente attraverso la pittura e la scultura oltre ai disegni qui esposti. Considerato tra i fondatori della Transavanguardia, movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva nel 1979, Chia ha esposto le sue opere a New York, Londra, Parigi, Amsterdam, Zurigo e non solo.

Il catalogo della mostra, edito Dario Cimorelli, conta oltre 200 pagine e un nutrito numero di fotografie oltre a quelle delle opere esposte; è stampato in tre lingue: Italiano, francese e inglese. Gli argomenti trattati sono: L’intervista all’artista da Giancarlo Politi con la collaborazione di Helena Kontova e Claudio Verna; il saggio Sandro Chia. I due pittori scritto da Lorenzo Madaro; le fotografie a colori, poi in fondo al catalogo negli Apparati a cura di Simone S. Melis, possiamo leggere la biografia dell’artista e l’elenco delle mostre collettive a cui ha partecipato dal 1971 al 2024, e ancora. La bibliografia e l’elenco delle video-interviste. La presentazione della mostra è curata dalla Presidente della Fondazione Dominique Rimbaud.

La mostra temporanea, è una grande occasione per conoscere le opere di Sandro Chia perché non presenti nella collezione della Fondazione.

 La Fondazione Biscozzi |Rimbaud, nasce dall’idea dei collezionisti Dominique Rimbaud insieme al marito Luigi Biscozzi (1934-2018) di divulgare la bellezza dell’arte moderna in città attraverso un luogo in cui esporre la loro collezione, sino ad allora privata, che comprende oltre duecento opere del Novecento di artisti di fama nazionale e internazionale.

La Fondazione è un luogo che permette di ampliare le conoscenze in campo artistico grazie alle esposizioni, alle rassegne di approfondimento di storia dell’arte e alla biblioteca di settore; organizza inoltre laboratori per i più piccini e incontri formativi gratuiti per adulti al fine di avvicinare all’arte anche chi, per timore, esita a entrare.

Stefania CAROFALO
Architetto che ama l'Arte e le parole