Il sindaco di Calimera, Gianluca Tommasi, scopre la targa in memoria di Franco Corilanò Murghì

Fernando DURANTE

A dieci anni dalla prematura dipartita di Franco Corlianò, in arte, “Murghì”, a 67 anni (era il 26 giugno del 2015), la sua città, Calimera, gli intitolarerà una targa, nella “Community Library”, su largo Gabrieli, scoperta dal sindaco Gianluca Tommasi. Nella sua vita lavorativa era stato macchinista nelle Ferrovie della Sud-Est (“per necessità”, scherzava sempre). A dimostrare che ben altro avrebbe voluto e potuto fare nella vita sono le sue numerose attività culturali, al di fuori dell’ambiente di lavoro.

Era stato poeta, tante le sue appassionate composizioni; nel 2022, la moglie, Maria Roca Montinaro, ha pubblicato una raccolta di appassionate poesie. Pittore, i suoi quadri, ricorda la gente, erano venduti ancor prima che venisse aperta la mostra; compositore di canzoni. Nel 1972 scrive “Klama (Pianto)”. Una struggente canzone di emigrazione che ha varcato i confini nazionali, cantata, oltre che dalla cantante folk più amata e nota in Grecia, Maria Farantouri ma, soprattutto dalla gente greca, tutt’ora in voga. La nota song singer internazionale, Noà, ha interpretato una sua delicata Ninna-nanna, in grico. Proprio in quella lingua di cui andava fiero. Ne era diventato appassionato ricercatore.

Di quel che è rimasto dell’antica lingua che fu di Omero, nei paesi dell’antica diaspora, tanto amata e parlata, nel 2010 ha lasciato un indelebile ricordo con la pubblicazione del suo dizionario (oltre 900 pagine), Grico-Italiano e viceversa (Ed.Manni). “Sono stati dieci anni di ricerca ed impegno”, diceva del suo vocabolario di cui ne andava fiero. Ma, dopo quella edizione non se ne trova più traccia, per quanto richiesta.