Contro le scelte del Pd sulle candidature alle prossime politiche protesta anche il consigliere tarantino ed ex assessore regionale Michele Mazzarano: «Dopo il 25 ci sarà il 26 settembre e da quel giorno qualcuno dovrà render conto di scelte così gravi tanto da ostacolare persino la partecipazione alla campagna elettorale. Le liste del Pd sono inguardabili». Mazzarano protesta per la scelta «retrograda, antimoderna, tipica delle forze politiche conservatrici» di escludere le donne. «La decisione – dice – di relegare al quarto posto della lista del Senato Loredana Capone aggrava il quadro e mette in grave sofferenza il Salento. Tra i candidati capilista mancano infatti rappresentanti di Brindisi e Taranto. Tenere fuori un rappresentante jonico dal Parlamento negli anni cruciali della sua transizione verso un nuovo modello di sviluppo, è un errore politico imperdonabile di cui il Pd dovrà rispondere ai cittadini». «I catapultati da altre regioni nella lista del Senato – aggiunge Mazzarano – non solo rischiano di bruciare la possibile elezione di Loredana Capone, ma hanno impedito l’indicazione di candidati della provincia di Taranto».


















